Prima di pubblicare la mail di risposta dell'Assessore Barin desidero riprendere una lettera inviata nel giugno del 2009 all'ex Sindaco Pierluigi Gilli, a Saronno Servizi, all'ASL e all'ARPA da un gruppo di dottoresse (tra cui una docente dell'Università degli Studi di Milano) a nome delle Pediatre di Saronno, insieme ad esponenti dei Comitati Scientifici ISDE (Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente) e Legambiente, al direttore scolastico dell'Istituto Onnicomprensivo L. Da Vinci e al presidente dell'Associazione Genitori Scuola Elementare Pizzigoni.
Egregio Dottore,
in occasione dell'incontro, occorso in data 05/03/09 presso il Comune di Saronno, tra alcuni rappresentanti dell'Associazione genitori, il dirigente scolastico Prof. Albino Cuda, il Dott. Castiglioni e la Dott.ssa Saccardo è stata esposta la questione relativa alla qualità dell'acqua potabile presso la scuola Pizzigoni di Saronno e zona circostante ed è stata depositata una lettera sottoscritta dal dirigente scolastico, dalla Dott.ssa Pintus, in qualità di chimico, dalla Dott.ssa Quirico, in qualità di pediatra e dalla Dott.ssa Impavido, in veste di presidente dell'Associazione genitori della Scuola Pizzigoni, con la quale si riassumeva la situazione in essere e si chiedeva all'Amministrazione in carica una proposta risolutiva del problema ed un impegno formale ad adempierla.
Dal riepilogo dei dati da voi stessi pubblicati sul sito Saronno Servizi e noti dal luglio 2006, i valori dei solventi organici clorurati (tricloroetilene= trielina, noto smacchiatore e tetracloroetilene), riscontrati nel pozzo Via Parini/Via Miola, appaiono sempre ai limiti superiori della norma e, tenuto conto dell’errore analitico standard, anche al di sopra degli stessi. Ciò indica l'esistenza di un possibile e non trascurabile rischio sanitario, soprattutto per la continuità dell’esposizione, come indicato dall'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia) e dall’ARPAT (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Toscana), da noi interpellati (come da documentazione scientifica e bibliografica da loro fornitaci).
L’utilizzo della trielina è riservato solamente ad uso industriale per la sua tossicità, e con particolari limitazioni. La sostanza è classificata 2A (Probabile cancerogeno per l'uomo) dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), organismo dell'OMS deputato alla classificazione delle sostanze cancerogene. E' cancerogeno per alcune specie animali, inoltre diversi suoi derivati sono cancerogeni per l'uomo nonché in grado di provocare malformazioni fetali soprattutto a carico dell'apparato cardiocircolatorio. Anche il tetracloroetilene (con cui è stato sostituito, sia per uso industriale che domestico) è classificato 2A tanto che la legge italiana considera i rifiuti contenenti il tetracloroetilene come “rifiuti pericolosi” (Decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 art. 184). E' in grado di produrre tumori epatici,renali e leucemie nei ratti.
La normativa vigente prevede che la somma dei due solventi sia pari al più a 10 microgrammi su litro, e questo è appunto da intendersi come un valore limite, NON un valore guida. Si fa presente inoltre che i valori limite sono calcolati su individui adulti di 60 kg di peso. I bambini sono pertanto (in base alla superficie corporea e alle caratteristiche del loro metabolismo) assai più esposti degli adulti.
Nelle acque minerali il limite dei due solventi è pari a 0,1 microgrammi per litro, quindi l’acqua del pozzo, con il suo valore medio vicino a nove contiene circa cento volte in più i due solventi organici indesiderati (senza considerare l’errore di +/- 2 o 3 microgrammi per litro).
Nonostante l’indicazione di legge a sostituire la trielina con il tetracloroetilene, nel pozzo in questione si rileva che il più tossico è sempre presente in rapporto preponderante (9/1)
L’organismo umano, metabolizzando solventi di sintesi assunti con continuità, li trasforma talvolta in prodotti più tossici, a rischio di danni a carico dell’apparato gastro-intestinale, del fegato, dei reni e del sistema nervoso centrale, oltre al possibile rischio cancerogeno.
Si sottolinea inoltre che nell’usuale utilizzo dell’acqua corrente, vi sono dei fenomeni di concentrazione, ad esempio attraverso la cottura dei cibi, quando l’evaporazione rende i due solventi ancora più concentrati nei vapori e di accumulo (ad es.: assunzione diretta, lavaggio di frutta e verdura ed igiene personale, soprattutto dell’infanzia).
La pratica di chiusura periodica del pozzo (quando i rilievi mostrano valori più alti), di riduzione della sua portata o di miscelazione con le acque provenienti da altri pozzi non sono risolutive rispetto ad una situazione di tale potenziale pericolosità per la salute dei bambini.
Alla luce di quanto fin qui esposto, chiediamo al Signor Sindaco Pierluigi Gilli, alla Saronno Servizi, all’A.S.L e all’ A.R.P.A., ciascuno relativamente alle proprie competenze:
1. di verificare la fonte di inquinamento puntuale della falda
2. di predisporre la chiusura del pozzo fino all'identificazione della fonte inquinante ed alla successiva bonifica della stessa.
Ci preme precisare che questo nostro intervento non è dettato da altro fine se non quello di un serio interesse alla prevenzione e alla tutela della salute pubblica, con particolare riguardo alla fascia più debole ed esposta della popolazione, cioè i bambini.
Restiamo in attesa di un Vostro sollecito impegno formale riguardo agli interventi che intendete intraprendere. Confidiamo nel Vostro senso civico e nella Vostra attenzione al bene della comunità affinché si addivenga ad una rapida e definitiva soluzione del problema, in modo da evitare ansie ed allarmismi tra i cittadini di Saronno che, in caso contrario, dovranno essere tempestivamente informati della situazione e dell’eventuale inerzia mostrata dalle autorità competenti.
Per l’ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO L. DA VINCI
Il dirigente scolastico: Prof. Albino Cuda
Per le PEDIATRE DI SARONNO
la Dott.ssa Maria Enrica Quirico
La Dott.ssa Restelli Simona
La Dott.ssa Tischer Maria Cristina
La Dott.ssa Ronzoni Simona
Per l’ASSOCIAZIONE GENITORI SCUOLA ELEMENTARE PIZZIGONI
Il presidente: Dott.ssa Silvia Impavido
Dott.ssa Gloria Pintus, Chimico, specializzato in Chimica Analitica delle Acque
Per L’ISDE (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente)
Dott. Federico Balestreri Comitato Scientifico ISDE
Per LEGAMBIENTE
Dott Edoardo Bai Comitato Scientifico LEGAMBIENTE
Ed ecco la mail dell'Assessore Roberto Barin:
Buongiorno sig Reale,
sono rimasto sconcertato da quante inesattezze abbia potuto scrivere sul suo blog a commento di una mia semplice risposta relativa alla mancata pubblicazione su Saronno Sette delle analisi acqua di giugno.
Ritengo quindi non solo doveroso per questa Amministrazione, della quale in tale ambito mi faccio portavoce, difendersi dalle sue accuse a mio avviso senza fondamento, sia chiarire per l'ennesima volta la nostra posizione, che è supportata non da sensazioni e interpretazioni pescate qua e là in Internet, ma dalle leggi attualmente in vigore, emanate da organismi ufficiali che l'acqua hanno il dovere di studiarla.
Ma procediamo con ordine.
Lei dice che l'acqua è non scarsa ma addirittura pessima: cosa significa? Non è buona al gusto? E' maleodorante? O quando dichiara ciò fa solo riferimento ai valori delle analisi?
E che cosa dimostrano questi valori "pessimi"? E' pericolosa? Si muore? Dopo quanto tempo? Genera tumori? Dove? Tumori senz'altro imputabili all'acqua ingerita? Quali maggiori effetti per i bambini?
Poi, che differenza c'è in termini di rischio e decessi tra 1 ug di soventi e 3? E tra 5 ug e 7? E per i nitrati cosa significa superare 15 mg? E sopra i 40 cosa succede?
Mi aspetto quindi che sappia controbattere, punto su punto, ai valori limite che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito che se non superati non possono essere causa di danni alla popolazione; s'intende danni causati dalla sola acqua ingerita, perché di questo si parla, non dalla concomitanza di cibo o aria inquinata, tanto per fare un esempio.
Mi aspetto di ricevere da lei quindi non semplici dichiarazioni ma studi, pubblicazioni ufficiali, test ecc., altrimenti nel momento in cui li consegnerò alla Asl di competenza per una valutazione rischiamo che non vengano nemmeno presi in considerazione (preciso che l'Asl è in prima battuta responsabile della salute di tutti, anche sua, mia e dei nostri figli). Attendo quindi i suoi elaborati.
Ribadisco che quanto appena dichiarato non esclude che non si tenti di avere un'acqua migliore. Lo vorremmo tutti: l'acqua in montagna è generalmente al gusto più buona di quella di città, oltre che più pura. Ma noi abbiamo scelto di vivere in città, con vantaggi e svantaggi. Uno svantaggio è l'acqua, è inevitabile, basta confrontare Saronno con le città a noi vicine. Vogliamo migliorarla? Si può fare, ma servono ingenti investimenti. Se i cittadini lo vogliono e sono disposti ad investire su questo prezioso elemento l'Amministrazione lo farà ben volentieri. Ma devono volerlo molti cittadini, credo che un blog non possa bastare, purtroppo. Altrimenti non faremmo una buona amministrazione della città.
Non mi fa ora piacere parlare di me ma ne sono costretto, o forse è normale in quanto mi dicono essere personaggio "pubblico" (anche se io dubito fortemente).
Spesso viene riproposto un mio articolo sull'acqua pubblicato in un vecchio numero di "In Piazza" (mensile del Partito Democratico) del 2010. Scrivevo in buona sostanza che se i valori limite dell'acqua vengono superati, una buona Amministrazione deve intervenire prontamente e deve cercarne subito le cause per porvi rimedio.
Lo penso tutt'ora, lo pensiamo tutti! Si parla però di superamento dei valori limite; dalle analisi di giugno pubblicate, come da quelle dei mesi precedenti, però non ne risultano.
Se cinque anni fa assieme ad alcuni amici abbiamo deciso di creare un circolo saronnese di Legambiente, del quale sono stato presidente per i primi tre anni, è perché c'era l'intenzione di agire in prima persona per migliorare l'ambiente. Fino ad allora non avevo ancora aderito ad alcun partito, l'ho fatto alcuni anni dopo quando mi sono reso conto che dall'interno di in un partito questi temi, oltre a molti altri, avrebbero avuto un più significativo e immediato riscontro. Sono diventato Consigliere Comunale e ho iniziato ad occuparmi in ambito amministrativo di questi temi. A maggior ragione ora che ho una responsabilità amministrativa diretta: figuriamoci se non ne approfitto per cercare di raggiungere il vecchio obiettivo di cinque anni fa!
Infine rispetto alla mancata pubblicazione dei dati su Saronno Sette. Nella mia precedente risposta credo di essere stato frainteso: davo per scontato che i dati di giugno erano già stati pubblicati sia sul sito di Saronno Servizi, in forma originale, sia sul sito comunale, in forma aggregata. E' mancata la pubblicazione cartacea e in qualità di Assessore e di ambientalista mi dispiace. Capisco però, e lo capiscono credo anche i lettori di questo blog, che anche le associazioni abbiano bisogno di uno spazio per le loro pregevoli iniziative, come pure l'Amministrazione e gli uffici comunali se devono informare i cittadini circa iniziative pubbliche, orari degli uffici e quant'altro si trova ogni mese in un Saronno Satte. Esiste una specifica redazione incaricata di tutto ciò ed io la rispetto.
Potrei comunicare anche altro ma mi fermo qui. Lo farò ben volentieri alla prossima richiesta di chiarimenti.
Buona domenica.
Roberto Barin
Ass. Ambiente e Mobilità
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