lunedì 27 febbraio 2012

Parole al vento

Nel giugno del 2009, un gruppo di dottoresse (tra cui una docente dell'Università degli Studi di Milano) a nome delle Pediatre di Saronno, insieme ad esponenti dei Comitati Scientifici ISDE (Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente) e LEGAMBIENTE, al direttore scolastico dell'Istituto Onnicomprensivo L. Da Vinci e al presidente dell'Associazione Genitori Scuola Elementare Pizzigoni scrivono una lettera indirizzata al Sindaco, a Saronno Servizi, all'ASL e all'ARPA.

Nella lettera esprimono preoccupazione per i valori elevati prossimi ai limiti di legge, noti dal luglio del 2006, di solventi organici clorurati riscontrati nel pozzo di via Miola angolo via Parini (accanto alla scuola elementare Pizzigoni) e a causa dell'incertezza di misura, l'esistenza di un possibile e non trascurabile rischio sanitario.

Oltre a chiedere un impegno formale in interventi risolutivi nella lettera scrivono: "La normativa vigente prevede che la somma dei due solventi sia pari al più a 10 microgrammi su litro, e questo è appunto da intendersi come un valore limite, NON un valore guida. Si fa presente inoltre che i valori limite sono calcolati su individui adulti di 60 kg di peso. I bambini sono pertanto (in base alla superficie corporea e alle caratteristiche del loro metabolismo) assai più esposti degli adulti."

Ogni volta che mi è capitato di sostenere questa tesi la risposta dell'interlocutore è sempre stata la stessa: "i bambini bevono di meno degli adulti".

Come sapete il limite stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è di 20ug/l (documento "Trichloroethene in Drinking-water" paragrafo 7.2 - pagina 32), il doppio rispetto al limite imposto in Italia.

20ug/l è da considerare il valore limite al di sotto del quale non ci dovrebbe essere alcun rischio di intossicazione da TCE.

Questo valore è estrapolato da esperimenti su animali e rapportato all'uomo (peso medio 60 kg e 2 litri di acqua bevuta al giorno) con opportuni coefficienti di correzione.

Un adulto dovrebbe bere un quantitativo giornaliero di acqua pari a 1 ml per ogni kcal di cibo consumato e quindi 2 litri sono sicuramente un valore sottostimato.

Il limite imposto in Italia dovrebbe quindi essere sufficiente per tutelare la salute dei bambini?
Per i bimbi le linee guida dell'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) consigliano 1.5 ml di acqua per ogni kcal introdotta nell'alimentazione.

I valori dei pesi medi percentili ed il fabbisogno energetico dei bambini sono ricavati da un documento del SINU (Società Italiana Nutrizione Umana).

36 mesi

bimbo 36 mesi: 14.7 kg (valore medio percentile)
fabbisogno energetico giornaliero: 96 kcal/kg * 14.7 kg = 1411.2 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 1411.2 kcal * 1.5 ml/kcal = 2116.8 ml

bimba 36 mesi: 14.1 kg (valore medio percentile)
fabbisogno energetico giornaliero: 96 kcal/kg * 14.1 kg = 1353.6 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 1353.6 kcal * 1.5 ml/kcal = 2030.4 ml

limite massimo TCE [ug/l] bimbo 36 mesi = 20 ug/l * (2000 ml/ 2116.8 ml) * (14.7 kg / 60 kg) = 4.6 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 36 mesi = 20 ug/l * (2000 ml/ 2030.4 ml) * (14.7 kg / 60 kg) = 4.8 ug/l


5 anni

bimbo 5 anni: 18.6 kg
fabbisogno energetico giornaliero: 88.5 kcal/kg * 18.6 kg =  1646.1 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 1646.1 kcal * 1.5 ml/kcal = 2469.1 ml

bimba 5 anni: 18.3 kg
fabbisogno energetico giornaliero: 85.5 kcal/kg * 18.3 kg =  1564.6 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 1564.6 kcal * 1.5 ml/kcal = 2347 ml

limite massimo TCE [ug/l] bimbo 5 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 2469.1 ml) * (18.6 kg / 60 kg) = 5 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 5 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 2347 ml) * (18.3 kg / 60 kg) = 5.2 ug/l


10 anni

bimbo 10 anni: 31.5 kg
fabbisogno energetico giornaliero: 2111 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 2111 kcal * 1.5 ml/kcal = 3166.5 ml

bimba 10 anni: 31.1 kg
fabbisogno energetico giornaliero: 1850 kcal
fabbisogno giornaliero di acqua = 1850 kcal * 1.5 ml/kcal = 2775 ml

limite massimo TCE [ug/l] bimbo 10 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 3166.5 ml) * (31.5 kg / 60 kg) = 6.6 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 10 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 2775 ml) * (31.1 kg / 60 kg) = 7.4 ug/l


Anche se i quantitativi di fabbisogno di acqua calcolati possono sembrare esagerati, si tratta dei valori medi suggeriti dalla letteratura scientifica. Provando ad essere un pò più realisti e considerando il caso di 1ml/kcal:


limite massimo TCE [ug/l] bimbo 36 mesi = 20 ug/l * (2000 ml/ 1411.2 ml) * (14.7 kg / 60 kg) = 6.9 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 36 mesi = 20 ug/l * (2000 ml/ 1353.6 ml) * (14.7 kg / 60 kg) = 7.2 ug/l

limite massimo TCE [ug/l] bimbo 5 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 1646.1 ml) * (18.6 kg / 60 kg) = 7.5 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 5 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 1564.6 ml) * (18.3 kg / 60 kg) = 7.6 ug/l

limite massimo TCE [ug/l] bimbo 10 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 2111 ml) * (31.5 kg / 60 kg) = 9.9 ug/l
limite massimo TCE [ug/l] bimba 10 anni = 20 ug/l * (2000 ml/ 1850 ml) * (31.1 kg / 60 kg) =11.1 ug/l

Dai risultati ottenuti i limiti, soprattutto per i bimbi più piccoli, sono al di sotto della soglia italiana dei 10ug/l.

La lettera del 2009 diceva anche: "Si sottolinea inoltre che nell’usuale utilizzo dell’acqua corrente, vi sono dei fenomeni di concentrazione, ad esempio attraverso la cottura dei cibi, quando l’evaporazione rende i due solventi ancora più concentrati nei vapori e di accumulo (ad es.: assunzione diretta, lavaggio di frutta e verdura ed igiene personale, soprattutto dell’infanzia)."

Effettivamente i metodi più efficaci utilizzati per ridurre, per evaporazione, la concentrazione di TCE nell'acqua sono l'areazione o il riscaldamento.
Questo effetto di evaporazione si ottiene però anche ogni volta che facciamo la doccia, il bagno o cuciniamo cibi con l'acqua corrente.

Nel paragrafo 2.3 "Multiroute exposure through drinking water" del documento "Trichloroethene in Drinking-water" (pagina 4) viene definito un parametro che tiene conto dell'esposizione al TCE attraverso l'inalazione.
Tale parametro consente di confrontare tra loro gli effetti dell'inalazione di TCE con gli effetti dell'assunzione attraverso l'acqua bevuta.

Ad esempo dire che l'inalazione di TCE è pari a 1.7 Ieq/giorno significa affermare che l'esposizione al TCE per inalazione è equivalente all'effetto prodotto da 1.7 litri di acqua bevuta in più al giorno.

Tralasciando gli effetti dell'assorbimento corporeo attraverso la pelle (non riscontrati con sicurezza scientifica) il valore di Ieq è incredibilmente alto per inalazione nel corso di 10 minuti di doccia o 30 minuti di bagno in vasca.

Tale valore è di 2.3 Ieq/giorno, questo significa che ad esempio nel mio caso, pur bevendo acqua della "casetta dell'acqua" (prelevata in terza falda e quindi con valori sicuramente trascurabili di solventi), con 10 minuti di doccia tutti i giorni assorbo praticamente lo stesso quantitativo di TCE che assorbirei se bevessi 2.3 litri di acqua del rubinetto di casa.

Pensate all'effetto combinato di chi comunque beve quest'acqua, fa la doccia tutti i giorni, lava la verdura, cucina e lava i piatti.

Pensate poi nuovamente ai bambini e a quanto esile e incerto è il limite di sicurezza con il quale ogni giorno siamo chiamati a confrontarci.

Esiste quindi un ragionevole dubbio sulla bontà della qualità dell'acqua di Saronno?

A distanza di oltre due anni e mezzo, quella lettera resta sostanzialmente inascoltata.

Troppo poco è stato fatto per tentare di bonificare le aree inquinate, abbattere il livello di solventi ai pozzi ed informare adeguatamente la cittadinanza.

E mentre il tempo passa, discutendo, i bambini continuano a bere e respirare i vapori di quest'acqua.

domenica 19 febbraio 2012

Il genio


Alla sezione "Acquedotti - Analisi chimica acqua" del sito di Saronno Servizi è possibile trovare i risultati delle analisi chimiche dei pozzi e rubinetti di acqua potabile del Comune di Saronno.

I dati del 2011 sono caratterizzati da un sostanziale inquinamento delle falde da solventi organici clorurati TCE (tricloroetilene, la trielina e tetracloroetilene) e nitrati.




Il grafico relativo ai solventi mostra gli andamenti dei valori di inquinanti (tricloroetilene + tetracloroetilene) ricavati dai risultati delle analisi dei campionamenti mensili ed il limite di potabilità della normativa vigente di 10 microgrammi per litro.

Nel grafico sono riportati i dati relativi al pozzo di via Miola angolo via Parini, al pozzo di via Parini, a quello di via Brianza e al campionamento ai rubinetti della scuola elementare Pizzigoni, della scuola materna Monte Santo e del bagno della piscina.

Le curve seguono un andamento tra loro simile con due picchi in corrispondenza di giugno ed ottobre. In particolare, in giugno, il pozzo di via Miola angolo via Parini ha raggiunto il livello limite di potabilità di 10 microgrammi per litro ed il livello di TCE ai rubinetti delle scuole Pizzigoni e Monte Santo è stato di 9 microgrammi per litro.

Dopo questo risultato preoccupante di giugno mi sarei aspettato un monitoraggio costante dell'area e un'attenzione maggiore per i campioni prelevati ai rubinetti delle scuole e invece proprio in questo periodo tali dati scarseggiano.

Per quanto riguarda la Pizzigoni, dopo giugno mancano i dati di agosto e ottobre mentre per la scuola Monte Santo, che richiedeva un più accurato controllo perchè lontana dai pozzi monitorati di via Parini/Miola, sono disponibili solo i dati di settembre e dicembre.

Questa modalità discutibile di analisi non ha consentito di acquisire ai rubinetti delle scuole i dati relativi all'innalzamento di ottobre dei livelli di solventi registrato in tutti i pozzi.

Come è possibile che gli organi preposti all'analisi non si siano minimamente preoccupati di tenere sotto controllo tutti i mesi i livelli di inquinanti nelle scuole Pizzigoni e Monte Santo dopo aver riscontrato valori così elevati di TCE in giugno?

Perchè in ottobre non abbiamo dati relativi al TCE nelle due scuole?

Chi è il genio di Saronno Servizi o dell'amministrazione comunale che ha omesso di effettuare i prelievi di ottobre nelle scuole Pizzigoni e Monte Santo?

Quali strumenti di informazione, adeguati e tempestivi, vengono forniti ai cittadini saronnesi per tutelare la salute pubblica?

Dall'andamento del grafico dei solventi risulta evidente che le variazioni dei livelli degli inquinanti possono essere elevate anche nell'arco di un solo mese quindi mi chiedo a cosa possa servire la pubblicazione informativa dei dati rilevati sul settimanale comunale Saronno Sette mesi successivi al prelievo.




L'andamento dei nitrati riportato nel secondo grafico mostra un costante inquinamento delle falde con un superamento del livello di soglia di acqua potabile di 50 milligrammi per litro nei primi 4 mesi (da gennaio ad aprile del 2011) nel pozzo di via Maestri del Lavoro.

In realtà i dati dell'anno precedente ci rivelano che il superamento della soglia per questo pozzo è avvenuta a partire dal giugno del 2010 e quindi per ben 11 mesi consecutivi.

Ogni prelievo del pozzo con superamento della soglia è stato seguito da un prelievo ad un rubinetto della zona che ha fornito sempre risultati inferiori al limite di legge.

Che margine effettivo di sicurezza ha fornito questo prelievo per le altre utenze della zona? Siamo proprio sicuri che non ci siano state utenze con livelli di nitrati prossimi ai valori fuori norma del pozzo di via Maestri del Lavoro?

I livelli di nitrati di questo pozzo sono comunque diminuiti a partire da agosto, ma, mi chiedo, come mai è stato necessario attendere ben undici mesi per ottenere dei livelli inferiori di inquinante?

Attualmente i nitrati si sono stabilizzati ad un livello di 30 milligrammi per litro tranne per l'acqua prelevata al pozzo di via Prealpi che in tutto l'anno ha mantenuto un livello di inquinante superiore ai 40 milligrammi per litro.

Cosa intende fare Saronno Servizi e quindi l'amministrazione per migliorare i livelli di questo pozzo?

Quanto dovremo aspettare per riscontrare una diminuzione dei livelli di nitrati anche in questa zona di Saronno?

Saranno sufficienti altri undici mesi?


venerdì 10 febbraio 2012

Acqua Saronno




Questo blog nasce dall'esigenza di un cittadino di Saronno di conoscere e controllare la qualità dell'acqua potabile di questa città.

Le analisi chimiche, periodiche, sono consultabili sul sito di Saronno Servizi all'indirizzo:

http://www.saronnoservizi.it/ACQ_Analisi.aspx