martedì 17 aprile 2012

Casetta dell'acqua

A giugno del 2011 entra in funzione la casetta dell'acqua di piazza Mercanti realizzata da Lura Ambiente e data in comodato d'uso al Comune di Saronno.
Una bella iniziativa in grado di ridurre significativamente l'utilizzo delle acque minerali in bottiglie di plastica con conseguenti benefici per l'ambiente.
Ma perchè siamo abituati a consumare così tanta acqua minerale in bottiglia? E' solo l'effetto negativo della pubblicità delle multinazionali dell'acqua oppure, a volte, abbiamo delle motivazioni valide nel preferire l'acqua del supermercato o meglio l'acqua della casetta a quella del rubinetto di casa?
Lo spiega il consigliere comunale Angelo Proserpio di Tu@ Saronno nel suo intervento del I dicembre 2010 in Consiglio Comunale in occasione della delibera di concessione a Lura Ambiente del diritto di superficie per la realizzazione della casetta.

È significativo il fatto che a distanza di più di 100 anni si ritorni in comunità tutti assieme ad andare a prendere l’acqua come si andava al pozzo in Piazza Libertà, ma è altrettanto significativo e ci deve far riflettere che a differenza di quando si andava tutti insieme al pozzo, che era l’unico punto di approvvigionamento, noi oggi questo pozzo l’abbiamo collocato fuori dal centro, per avere quell’acqua dobbiamo prendere l’automobile, dobbiamo intasare le strade, dobbiamo inquinare l’aria, dobbiamo stare attenti perché può essere pericoloso, perché non è sicuro, ci sono problemi, l’abbiamo sentito, il posto non è dei migliori e quindi mi fa pensare che forse c’è qualcosa che non va in questo se invece di potere prendere l’acqua dal nostro rubinetto, quel segno di civiltà che è portare l’acqua a casa di tutti, per poterla bere con sicurezza dobbiamo inquinare, dobbiamo metterci in fila, dobbiamo sopportare un disagio per prendere l’acqua buona, forse c’è qualcosa che non va se siamo arrivati a questo punto dopo un secolo o due secoli di magnifiche sorti progressive del genere umano e la domanda la trovo pertinente perché la risposta la trovo in un articolo che compare sul Sole 24 ore di oggi in cui si dice che il Ministero dell’ambiente ha notificato alla Regione Lombardia la lista degli agglomerati già in procedura di infrazione per l’inquinamento dell’acqua.
In Lombardia ci sono, da oggi, 496 nuovi Comuni che hanno problemi di inquinamento idrico, non c’è Saronno in questa lista per fortuna, ma quello che mi fa ancora più pensare è che la Lombardia, è scritto qui, è la regione italiana tra le più colpite d’Italia dal problema dell’inquinamento delle acque, forse c’è qualcosa che non va perché se ci fosse una gara, una classifica tra le regioni che hanno avviato la procedura delle casette dell’acqua forse la Lombardia è solitaria in testa, siamo i primi perché il nostro terreno è il più inquinato d’Italia e allora noi non possiamo con un sorriso dire ma che bello, questa sera abbiamo fatto la casetta dell’acqua, ma che bella cosa che abbiamo fatto se dietro ci sono questi ragionamenti, ci sono queste cause.
In questa sede, cari colleghi, in questa sede bisogna ogni tanto riflettere sul perché si arriva a certe decisioni, non basta fare un’analisi critica, amministrativa e dire ecco abbiamo fatto un passo avanti e magari lo facciamo tutti insieme, ma che bella cosa, però domandarci perché si arriva a certi punti che sono estremistici perché avendo l’acqua in casa si va fuori a prenderla, domandarci il perché forse non fa male.

Purtroppo l'acqua dei nostri rubinetti di casa non è sempre sicura per la nostra salute e spesso per abitudine o giusta causa preferiamo un'acqua in bottiglia, scarsamente controllata e proveniente da un luogo sconosciuto.
Ma qual è la qualità dell'acqua al rubinetto della casetta? Quali controlli vengono effettuati? Con quale periodicità?
La casetta è posizionata in un'area prossima al nuovo pozzo di via Carlo Porta, pozzo disposto dal Commissario Prefettizio per aumentare portata e qualità dell'acqua di Saronno.
Il pozzo preleva l'acqua ad una profondità di circa 200 metri in terza falda dove l'acqua non dovrebbe subire alcuna contaminazione inquinante.
La gestione della casetta è affidata alla società che a Saronno si occupa di captazione e distribuzione dell'acqua, Saronno Servizi.
La depurazione delle acque reflue a Saronno è gestita da Lura Ambiente che si occupa a Caronno Pertusella, Rovello Porro, Rovellasca, Lomazzo, Bregnano, Cermenate, Cadorago e Guanzate dell'intero ciclo del Servizio Idrico Integrato.
In ognuna di queste città, Lura ambiente ha installato una o più casette dell'acqua e si occupa della gestione e dell'analisi dell'acqua al rubinetto.
Ogni mese, puntualmente, le analisi delle acque di ogni casetta sono pubblicate sul sito di Lura Ambiente.
Pur essendo posizionata vicino al nuovo pozzo di via Carlo Porta che non ha mai raggiunto livelli preoccupanti di inquinanti (valori di nitrati inferiori a 17 mg/l e TCE < 1 ug/l), l'acqua al rubinetto della casetta non è mai stata sottoposta ad alcuna analisi da Saronno Servizi.
Perchè a distanza di 10 mesi dalla messa in funzione della casetta i saronnesi non possono conoscere le analisi dell'acqua che prelevano dalla casetta?
Perchè queste analisi non vengono effettuate mensilmente insieme alle altre e pubblicate sul sito di Saronno Servizi, sul settimanale Saronno Sette ed esposte direttamente sulle pareti della casetta?
Ed infine, perchè non sono state effettuate le analisi in febbraio e marzo al pozzo di via Carlo Porta?

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