venerdì 29 giugno 2012

Servizio Idrico Integrato ed Azienda Speciale

Il futuro dell'acqua nel bacino del Lura e nel saronnese.

Prima delle due conferenze organizzate dall'Amministrazione saronnese dal titolo "Il Servizio Idrico che vogliamo: l'Ambito Territoriale Ottimale del Lura e il Ciclo Integrato dell'Acqua".

Sarebbe dovuta essere una serata dedicata all'analisi della futura gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) a Saronno ma i relatori hanno preferito parlare d'altro.

L'ospite, il presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine, ha descritto lo stato degli impianti fognari italiani e i necessari ingenti investimenti da effettuare nel settore per migliorare la qualità dei corsi d'acqua. Di Simine rivendica norme certe per assicurare interventi sicuri sulla rete e individua nelle tariffe (affidate all'Autorità per l'energia elettrica e il gas), da aumentare, l'elemento trainante per avviare questo processo. Dimentica forse di dire che l'Autorità, non rispettosa del risultato referendario ha intenzione di introdurre nelle nuove tariffe in modo subdolo, la remunerazione del capitale investito.
Di Simine, inoltre, a sostegno della tesi di un esclusivo aumento delle tariffe, compara in modo assolutamente semplicistico il costo del Bene Comune Acqua al costo di merci e servizi dimenticando ancora una volta che nonostante il risultato referendario in numerose realtà italiane l'incremento delle tariffe non è servito affatto a fare investimenti sulla rete ma ad aumentare esclusivamente il profitto dei privati.

Marco Bersani e Corrado Oddi del Forum italiano dei movimenti per l’acqua descrivono infatti una realtà differente da quella esposta da Di Simine:
"Nel decennio precedente alla legge 36/94 (legge Galli), gli investimenti sulla rete idrica in Italia erano 2 miliardi di euro l’anno. Nel decennio successivo, quando le aziende municipalizzate sono state trasformate in Spa e, in molte, sono arrivati i privati, gli investimenti sono crollati a 700 milioni di euro l’anno. Contemporaneamente, l’occupazione nel settore idrico è calata del 30%. I soli indici di risalita registrati hanno riguardato le tariffe pagate dai cittadini (+62% nell’ultimo decennio, a fronte di un’inflazione del 21%) e il consumo, meglio sarebbe dire lo spreco, della risorsa (tutti i Piani d’ambito dei 92 Ato prevedono da oggi al 2023 aumenti dei consumi pari al 18-20%). Sono questi i dati reali che, aldilà di ogni ideologia, dimostrano il fallimento delle politiche di privatizzazione della gestione dei servizi idrici progressivamente portate negli ultimi decenni..."

Di Simine, oltre ad essere intervenuto come ospite a questa serata assolutamente impreparato alla realtà saronnese (non conosce affatto lo stato di inquinamento delle nostre falde) non ha compreso che l'unico elemento in grado di consentire o meno l'incremento degli investimenti nelle infrastrutture della rete idrica/fognaria è la tipologia di gestione. Forse non sa che un'ente di diritto pubblico ha l'obbligo del pareggio di bilancio ed eventuali ricavi sono investiti nell'azienda per migliorare servizi ed infrastrutture.

L'Azienda Speciale inoltre, secondo meccanismi di efficienza e trasparenza, avrebbe il reale obbiettivo di ricercare la qualità dell'acqua potabile con analisi affidabili e puntuali.

Alberto Paleardi, presidente della Commissione Lura ha descritto brevemente le caratteristiche del torrente e ha mostrato gli interventi concreti che questa Amministrazione ha realizzato per bloccare una serie di scarichi illegali che contribuivano ad inquinare il Lura. Ma il Lura continua ad essere di colore rosso, maleodorante e pieno di rifiuti. Forse sarebbe il caso di coordinarsi meglio con gli altri comuni del bacino idrico per ridurre gli scarichi privati ed industriali, forse sarebbe anche il caso di punire in modo esemplare i saronnesi che gettano qualsiasi cosa nel nostro torrente.

Infine Marco Arluno, presidente della Commissione Acqua, ha descritto il percorso legislativo che ha condotto l'Amministrazione saronnese alla richiesta in Regione della costituzione di un ambito differente da quello provinciale. Arluno però omette di dire che la scelta di questa Amministrazione è stata sollecitata da oltre 300 cittadini che con il Comitato Acqua Bene Comune del Saronnese hanno presentato in un Consiglio Comunale aperto una proposta di delibera, poi stravolta e trasformata da questa Amministrazione in una mozione.

In questa mozione, oltre alla volontà di costituire un ambito corrispondente al bacino idrico del Lura era espresso l'impegno di procedere, con un percorso partecipativo, alla gestione del Servizio Idrico Integrato attraverso un'Azienda Speciale di tipo Consortile, unico possibile strumento per una gestione trasparente, partecipativa e democratica dell'Acqua Pubblica. Unico strumento in grado di garantire investimenti sicuri per migliore il servizio e la rete di captazione, distribuzione e depurazione.

Perchè questa Amministrazione non ha ancora intrapreso un percorso partecipativo per ottenere la gestione del Servizio Idrico attraverso un'Ente di Diritto Pubblico come dichiarato nella mozione dell'11 aprile 2012?

Perchè l'Amministrazione non si assume la responsabilità ed il privilegio di rispettare la volontà popolare di ben 27 milioni di cittadini italiani ed intraprendere da subito, al di la della risposta della Regione, un percorso di costituzione dell'Azienda Speciale?

Perchè l'Assessore non ha praticamente risposto a nessuna delle domande dei cittadini presenti alla serata?
I cittadini saronnesi hanno bisogno di un Assessore, di una Giunta e di un Sindaco che si attivino da subito e concretamente su questi temi.

Quanto poco rispetto della volontà popolare da parte di questi dipendenti pubblici e tecnici che balbettano soluzioni inadeguate e/o interessate e diffondono disinformazione stravolgendo la realtà dei fatti.

Mi permetto di dare un suggerimento nella scelta di futuri ospiti/relatori: in caso di evidente difficoltà nel reperire un relatore all'altezza dei temi trattati vi consiglio di chiedere direttamente al Comitato Acqua Bene Comune del Saronnese oppure di rivolgervi direttamente al Forum Italiano dei Movimenti dell'Acqua che sapranno sicuramente consigliarvi il meglio.

Un Marco Bersani, ad esempio.





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