martedì 20 marzo 2012

Inquinamento diffuso

Il 14 marzo 2012, Giuseppe Calderazzo, membro della Commissione Acqua, pubblica sulla bacheca del gruppo facebook "Comitato Acqua Saronno C.A.S." la seguente relazione:

MONITORAGGIO ARPA OTTOBRE 2011

Nel mese di ottobre 2011 l’Arpa ha proceduto al campionamento delle acque di falda da pozzi e piezometri preliminarmente individuati, al fine di verificare la presenza di contaminanti nelle stesse.
Dalle analisi risulta che i limiti per i solventi clorurati risultano essere quelli individuati dall’Allegato 5 – Tab. 2 “Concentrazione soglia di contaminazione (CSC) nelle acque sotterranee2 – del D. Lgs 152/06, mentre per i nitrati quelli indicati dal D. Lgs 31/01.

RISULTATI

Dai campionamenti eseguiti sul territorio comunale di Saronno si evidenzia:

1) Una contaminazione diffusa per il parametro Nitrati. In particolare sono stati rilevati 10 punti oltre i limiti normativi del D. Lgs 31/01 sui 17 campionati, con valori comprese tra un minimo di 50,6 mg/l in area ex Tintoria Saronnese e un massimo di 64,1 mg/l a monte dell’area Ex Ceramica Pozzi”. Inoltre, anche i pozzi di via Donati e quello del Saponificio rondinella evidenziano una concentrazione superiore al limite di legge per il parametro Nitrati.
2) Relativamente al parametro Tetracloroetilene, lo stesso viene evidenziato in concentrazioni superiori al CSC del D. Lgs 152/06 nel pozzo di via Parini, nei piezometri della Ex Tintoria Saronnese, a valle della ex Philips e nel pozzo Silca. In buona sostanza 3 dei 5 valori eccedenti le CSC sono stati riscontrati in aree dismesse.
3) Anche per il parametro Tricloroetilene si evidenzia il superamento delle CSC del D. Lgs 152/06 nel pozzo Silca, presso l’area Ex Ceramica Pozzi e nel pozzo nuovo di via Brianza, evidenziando in quest’ultimo la massima concentrazione rilevata pari a 5,0 mg/l.

In alcuni punti campionati è stato accertato il superamento delle CSC Tab. 2 del D. Lgs 152/06 per il parametro Dicloroetilene 1,1 nelle aree GB Immobiliare, Ex Ceramica Pozzi ed in area Ex Philips;inoltre, nel pozzo industriale della Mondial Lux e nel pozzo Silca si rileva anche il superamento delle CSC Tab 2 del D. Lgs per il parametro Dicloropropano 1,2 in area Ex Ceramica Pozzi e nel pozzo Silca; in quest’ultimo si segnala la presenza del parametro Diclorometano, parametro non contemplato dal D. Lgs 152/06 in concentrazioni pari a 0,21 mg/l nonché il superamento del CSC Tab 2 del D. Lgs 152/06 per il parametro Triclorometano.

Da queste analisi emerge che:

1) In relazione al parametro Nitrati vi è una contaminazione diffusa su tutto il territorio comunale;
2) In relazione ai solventi clorurati vi è il superamento delle CSC di cui alla Tab 2 All. 5 al Titolo V del D. Lgs 152/06 in relazione ai parametri Tricloroetilene e Tetracloroetilene, e in subordine Dicloroetilene 1,1 , Dicloropropano 1,2 , Diclorometano e Triclorometano. Tali superamenti sono prevalentemente localizzati in corrispondenza di aree dismesse. Tali superamenti sono riferiti ai limiti previsti dal D. Lgs 16 marzo 2009 “Attuazione della Direttiva 2006/118/CE relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”.
La presenza di solventi clorurati eccede invece il limite della potabilità (D. Lgs 31/01) nel pozzo industriale della Silca , pozzo dove sono stati riscontrati i valori più alti di Tetracloroetilene.
In relazione al superamento delle CSC per il parametro Tricloroetilene riscontrato nel pozzo di via Brianza (nuovo) , rappresenta il dato più alto della campagna di monitoraggio, in considerazione dell’ubicazione del pozzo (monte idrogeologico) nonché dal fatto che tale pozzo capta l’acquifero profondo.

Fonte: ARPA VARESE

Nonostante tutto c'è chi ancora dice, anche a mezzo stampa, che l'acqua di Saronno è buona.
A breve, come anticipato, verrà indetta una riunione con l'invito a tutti di partecipare.

GIUSEPPE CALDERAZZO


L'assessore arch. Giuseppe Campilongo, nel Consiglio Comunale Aperto del giorno 12 marzo 2012 indetto dal Comitato Acqua Pubblica, giustifica il ritardo nella presentazione del rapporto ARPA alla Commissione Acqua descrivendo i tempi tecnici richiesti da Provincia, Comune, ASL e ARPA nel pianificare i punti di monitoraggio, effettuare i campionamenti ed interpretare correttamente i risultati.

Volevo spiegare sul ritardo con cui sembrerebbe sia stato distribuito il  documento che dà l'esito del monitoraggio delle acqua  predisposto da ARPA.
In effetti l'iter di questo monitoraggio è stato molto lungo  e complesso dovendo mettere d'accordo Provincia, Comune, ASL,  ARPA ecc.. Si pensi solo che c'è stata una riunione con loro  l'11 novembre 2010 che è stata presa la decisione di  effettuare questo monitoraggio e che dopo tutta una serie di  ulteriori incontri, perfezionamenti sui punti da campionare si è riusciti a farlo ad ottobre dell'anno scorso ed è stato  inviato al Comune il 23 dicembre il rapporto. Questo rapporto  ovviamente doveva poi essere interpretato e da questo rapporto si doveva poi arrivare a delle conclusioni. E' stata  organizzata una riunione con i soggetti che hanno preso questa decisione Provincia, ARPA, ASL ecc.. il primo febbraio. Dal primo febbraio è stato poi redatto il verbale condiviso da tutti e questo verbale è stato spedito il 9 marzo 2012, pochi giorni fa. A questo punto i tempi spiegano  il perchè di questa cosa non sia stata data prima, nel senso che occorreva arrivare a capire esattamente non solo i  contenuti di questo rapporto ma anche come interpretarlo e diciamo tirare le conclusioni. A questo punto approfitto per dire, perchè oramai non ci sarebbe il tempo per parlarne, che è intenzione dell'Amministrazione comunale organizzare un incontro pubblico dove parlare anche di qualità dell'acqua e quindi illustrare a tutti gli esiti del monitoraggio e le azioni che l'Amministrazione intende fare per migliorare la qualità dell'acqua di Saronno. Il Sindaco dice che non sarebbe nemmeno la prima volta nel senso che abbiamo già parlato di acqua in altre occasioni.

A distanza di oltre 5 mesi dai campionamenti, mi chiedo il perché l'Amministrazione comunale di Saronno non abbia ancora pubblicato sul settimanale Saronno Sette e sui siti del Comune e di Saronno Servizi i risultati delle analisi.

Dovremo ancora attendere un incontro pubblico per conoscere nel dettaglio i risultati dei campionamenti?

Di tempo per discutere l'Amministrazione e gli Enti preposti ne hanno avuto a sufficienza. E' giunto il momento di identificare precise responsabilità ed iniziare le opere di risanamento delle aree compromesse dall'inquinamento evitando concessioni edificatorie in cambio di bonifiche.

Dall'analisi di Giuseppe Calderazzo dei risultati del monitoraggio è evidente un preoccupante, diffuso inquinamento della falda di Saronno. Dopo tutti gli anni trascorsi tra inadempienze, ritardi e rassicurazioni di Saronno Servizi, Amministrazione comunale, Provincia, ARPA e ASL è chiaro lo scarso livello di attenzione nei confronti della salute dei saronnesi ed in particolare per la fascia di popolazione più debole e preziosa da tutelare, i bambini.


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